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January 25, 2022 13 mins
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6884

L'ISIS E' TORNATA E INVOCA LA GUERRA TOTALE AI CRISTIANI di Mauro Faverzani
C'è un nemico per nulla invisibile all'orizzonte. Si chiama Isis. Lo scorso 6 gennaio, non a caso, mentre la Chiesa cattolica festeggiava la Santa Epifania, è tornato a minacciare la «guerra totale» contro la Cristianità in Africa. Una guerra già iniziata, per la verità, e fatta di chiese bruciate, omicidi, stragi, missionari e fedeli torturati. Lo ha promesso: tutto questo si diffonderà nell'intero Continente.
Certo, più facile a dirsi che a farsi. Anche perché di batoste i terroristi islamici ne hanno già prese tante. Ciò nonostante, nulla è servito, per far mutare loro i propositi. E gli obiettivi. Tutt'altro. Ora rilanciano, annunciando una nuova recrudescenza. Specificando di voler trasformare le celebrazioni cristiane in «funerali e tragedie» e di voler letteralmente scatenare l'«inferno».
L'annuncio, estremamente chiaro, è stato pubblicato sul settimanale dell'Isis al Naba ovvero «il profeta». Si legge: «Che i cristiani infedeli sappiano ch'è giunta l'ora per i musulmani in Africa di risponder loro; è una nuova tappa contro la nazione crociata. Ciò che è già successo nelle regioni occidentali e centrali del Continente si estenderà ad altri Paesi, che continuano a languire sotto l'autorità e la persecuzione dei cristiani». Del resto, che l'intento fosse questo, non hanno fatto mistero: già lo scorso 11 marzo, gli Stati Uniti hanno posto l'Adf ovvero le cosiddette Forze Democratiche Alleate del Congo nella black list dei gruppi terroristi islamici, che hanno giurato fedeltà all'Isis, cercando di uniformare anche la loro bandiera, divenuta sempre più simile a quelle utilizzate da al-Shabaab, al-Qaeda e Boko Haram.
L'Isis, peraltro, a partire dall'aprile del 2019, ha rivendicato un numero crescente di attacchi, soprattutto nella zona orientale del Paese. Il primo fu l'attacco ad una caserma delle Fardc (Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo)a Bovata, vicino a Beni: tre le vittime. La firma Isis nella circostanza venne confermata con due messaggi diramati da Amaq, l'agenzia di propaganda delgruppo jihadista. Secondo gli esperti, sussisterebbero fondati timori che i terroristi intendano installare una sorta di "califfato" nelle regioni di Beni e Butembo.
La violenza, ora dimostrata sul campo dall'Adf è sicuramente ideologica, ma è anche tattica e militare e minaccia, in caso di attacco, di vendicarsi sulla popolazione civile.
In una sua recente opera dal titolo Una teoria dello "Stato islamico" - Violenza politica e trasformazione dell'ordine mondiale, il prof. Mohammad-Mahmoud Ould Mohamedou, ex-ministro degli Affari Esteri della Mauritania ed oggi docente presso l'Istituto di Alti Studi Internazionali e di Sviluppo di Ginevra, ha spiegato come l'Isis rappresenti un'organizzazione moderna, che si nutre di violenza, come proverebbe la sua costante presenza su Internet ed il ricorso ai più moderni mezzi di propaganda. La leva, su cui fa perno, invece, per dare una giustificazione purchessia alla sua follia è sempre la solita, l'astio contro i colonizzatori, in particolare francesi e spagnoli, accusati di oppressione, violenze, spionaggio, sotto «le sembianze» di missioni e di ospedali. Secondo l'Isis, l'unica soluzione possibile sarebbe quella delle armi, un programma in grado di attirare anche molti giovani occidentali, vittime del nichilismo e disposti pertanto ad una rivolta generazionale, fenomeno dovuto non tanto alla «radicalizzazione dell'islam» quanto all'«islamizzazione del radicalismo».
Solo parole? Nient'affatto... Gli attentati contro i cristiani sono quotidiani e non si tratta di casi isolati: fanno anzi parte di un programma di sterminio, mirato a colpire la Chiesa cattolica, per poter islamizzare l'Africa. Una faccenda religiosa, quindi, senza dubbio; ma anche una scelta geo-politica, agevolata dal silenzio dell'Occidente, totalmente sordo agli appelli lanciati dai cristiani delle zone insanguinate dal terrorismo islamico. In assenza di risposte adeguate, pertanto, l'Isis può sperare di fare il bello ed il cattivo tempo, di dettar legge, incontrastato. In attesa, una volta rafforzato, di alzare nuovamente il tiro e di puntare a riservare lo stesso trattamento anche a quello stesso Occidente, secolarizzato e senz'anima, che oggi finge di non sentire.

Nota di BastaBugie: avevamo già dato la notizia di una 19enne aggredita in piazza Duomo a Milano da un branco di stranieri la notte di Capodanno (clicca qui http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6872). Occorre tornare sull'argomento per sviluppare un'analisi completa del fenomeno delle violenze da parte di bande islamiche verso ragazze occidentali.
Stefano Magni nell'articolo
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