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March 1, 2022 15 mins
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NON LASCIAMO CHE LA QUARESIMA PASSI INVANO
Digiuno, preghiera, carità: alcuni consigli pratici per rinunce e propositi per vivere bene questo momento di grazia
di don Stefano Bimbi
Se a un fedele che va alla Messa o a un ragazzo che frequenta il catechismo chiediamo di dire, magari nell'ordine, i dieci comandamenti probabilmente avrà qualche difficoltà. Eppure in confessione dobbiamo accusarci dei peccati mortali e allora ci si chiede come possa farlo chi non sa nemmeno elencare i comandamenti. Se poi chiediamo a chi va a confessarsi se conosce i precetti generali della Chiesa, forse avremo delle brutte sorprese. Può darsi che nemmeno sappia che sono cinque. Eppure anche questi sono obbligatori per tutti sotto pena di peccato mortale e quindi, al pari dei comandamenti, da confessare in caso di mancato adempimento.
Eccoli dunque così come sono formulati nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica: partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate [per l'assoluzione del precetto vale anche la Messa del sabato pomeriggio, anche se è meglio partecipare la domenica, giorno del Signore, n.d.A.] e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni; confessare i propri peccati almeno una volta all'anno; ricevere la Comunione almeno a Pasqua; astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa; sovvenire alle necessità materiali della Chiesa, secondo le proprie possibilità.

DIGIUNO E ASTINENZA
In vista della quaresima vediamo di approfondire almeno il quarto precetto il quale afferma che il cristiano deve "astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa". Appare innanzitutto opportuno precisare il contenuto di questo precetto alla luce del documento del 1994 della Conferenza Episcopale Italiana "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" che contiene al numero 13 alcune disposizioni normative, tuttora vigenti.
La legge del digiuno "obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera". Ovviamente questa è la forma minima di digiuno. Come però è obbligatorio confessarsi una volta all'anno, ma ovviamente ciascuno capisce bene che è molto salutare ricevere l'assoluzione dai peccati molto più spesso, così anche il digiuno può e deve essere adeguato al cammino spirituale e alla salute del penitente. Insomma fare digiuno totale dal cibo nei giorni previsti è possibile a tutte le persone adulte e in buona salute fisica.
La legge del digiuno obbliga dai diciotto ai sessanta anni e deve essere osservata il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo (facoltativamente estendibile anche al Sabato Santo). Per il rito ambrosiano il digiuno il primo venerdì di quaresima sostituisce quello del Mercoledì delle Ceneri.
La legge dell'astinenza, che obbliga dai quattordici anni in poi, "proibisce l'uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che (...) sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi".
L'astinenza "deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità" (ad esempio: il 19 marzo, San Giuseppe e il 25 marzo, solennità dell'Annunciazione). Inoltre l'astinenza dalle carni e dai cibi ricercati e costosi deve essere osservata tutti i venerdì dell'anno, ma fuori dalla quaresima può essere sostituita da altra rinuncia a scelta del fedele.
Il documento CEI ricorda infine che "dall'osservanza dell'obbligo della legge del digiuno e dell'astinenza può scusare una ragione giusta, come ad es. la salute". Quindi i malati o coloro che devono fare lavori estremamente faticosi possono essere dispensati dalle penitenze. Infatti, a norma del canone 1245 del Codice di Diritto Canonico "il parroco, per una giusta causa, (...) può concedere la dispensa dall'obbligo di osservare il giorno di penitenza, oppure commutare in altre opere pie".
In passato i matrimoni erano vietati in quaresima, ma questo divieto non è più in vigore. Questa proibizione risultava dai precetti generali della Chiesa e, quindi, la Chiesa come ha il potere (datole da Cristo) di introdurre dei precetti, ha anche il potere di modificarli o cancellarli. Invece la Chiesa non può cambiare i dieci comandamenti che sono stabiliti da Dio stesso. Nessun Papa potrà, ad esempio, rendere lecita l'uccisione dell'innocente o modificare l'indissolubilità del matrimonio.

RINUNCE E BUONI PROPOSITI
Infine occorre ricordare che in quaresima siamo invitati a fare delle rinunce e dei buoni propositi. Perché? Ci basti pensare all'anno scorso: la quaresima è stato un periodo speciale oppure ci è capitato di arrivare a Pasqua fiaccamente e, soprattutto, senza che que
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