Il nuovo governo Draghi ha annunciato che l'intera azione dell'esecutivo verrà centrata sul rispetto dell'ambiente e sulla lotta ai cambiamenti climatici. In questo senso, l'introduzione di un ministero della Transizione ecologica dovrebbe garantire slancio. Ad esso però, contrariamente a quanto ipotizzato dalla stampa, non sono state affidate competenze economiche. Il ministero dello Sviluppo economico, in particolare, rimane a parte, ed è stato affidato al leghista Giorgetti. La Transizione ecologica, inoltre, sarà guidata da Roberto Cingolani, fisico dal curriculum di tutto rispetto, ma che non si è mai occupato specificatamente di clima e di ambiente. Si tratta di una personalità il cui ultimo incarico è stato quello di dirigente della società Leonardo, il cui principale business è legato alla produzione di armi. Inoltre, lo stesso Cingolani, in un'intervista rilasciata al magazine di Eni (e ripresa da alcune associazioni ambientaliste sui social network), ha spiegato che, a suo avviso, le rinnovabili sono utili ma non rappresentano la soluzione. E in particolare il fotovoltaico non sarebbe, a detta del neo-ministro, in grado di reggersi sulle sue gambe: «Se non ci fossero incentivi di Stato, avrebbe scarso successo perché ha un costo per watt ancora troppo elevato». Ne parliamo con Simone Siliani, direttore di Valori.it e della Fondazione Finanza Etica, e con Andrea Barolini, giornalista di Valori.it.