Il 23 ottobre 2019 sul blog della rivista “Nature.com” Google dichiara di aver raggiungo la “supremazia quantistica” con un test effettuato su un processore quantistico di 53 qbit e di essere riuscito ad effettuare in 3 minuti e 20 secondi un calcolo estremamente complesso che il computer Ibm (tradizionale) più potente al mondo avrebbe impiegato 10.000 anni.
Ovviamente nessun computer potrebbe sfatare questa tesi, ma gli studi e le applicazioni sui computer quantistici sono da anni all’attenzione del mondo.
Il primo a parlare di Quantum Computing fu Paul Benioff, i primi anni 80’, con la macchina di Turing quantistica, che ha trovato maggiori studi negli anni a seguire con diversi accademici che hanno iniziato ad osservare l’applicazione della meccanica quantistica nel computing.
Ma negli ultimi anni l’attenzione delle principali aziende di settore, e non solo, si è moltiplicato puntando molto su questa tecnologia che potrebbe cambiare l’uso dei calcolatori.
Cosa differenzia il Quantum Computing dai computer tradizionali?