Scrivendo di presente e futuro della fotografia nel 1931, sia Walter Benjamin che Walker Evans concludono indicando nel lavoro di August Sander la strada da seguire per comprendere lo spirito del tempo e le sue difficili traiettorie. "Il volto del tempo" (1927) è una raccolta di ritratti di cittadini tedeschi di ogni classe sociale, età, professione. "Un atlante su cui esercitarsi", secondo Benjamin; "un esempio di come l'apparecchio fotografico possa guardare nella giusta direzione", aggiunge Evans. "Come esiste un'anatomia comparata", si legge nell'introduzione al libro di Sander, "così questo fotografo ha realizzato una fotografia comparata." Anche Evans, nell'introduzione al suo "American Photographs" del 1938, viene paragonato a un medico: "un diagnostico... un medico di famiglia pacato e obiettivo, davanti al quale anche i vecchi e i malati gravi non hanno più vergogna di mostrarsi." Dai "documenti per artisti" di Eugène Atget alla clinica visiva di Evans e Sander, la fotografia si fa documentazione per interrogare lo stato di salute del presente.